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Il 27 luglio è stato attivato il Registro delle Opposizioni contro il telemarketing non solo riguardante i numeri fissi ma anche i cellulari: alle ore 17:30 del primo giorno di attività della piattaforma risultavano iscritti già 205.000 cittadini. Il dato è significativo, se si considera anche che in mattinata la piattaforma è risultata irraggiungibile per alcune ore, proprio a causa dell’intenso traffico sostenuto. Ma cosa succede una volta iscritti al Registro?

Ricordiamo che ci sono tre modi per registrarsi: sul sito web, compilando il modulo apposito sul sito www.registrodelleopposizioni.it; telefonicamente, chiamando il numero verde 800 957 766 da utenze fisse e 06 42986411 da cellulare; tramite e-mail, inviando l’apposito modulo con i dettagli della numerazione telefonica da iscrivere (dimostrando di esserne il titolare) all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it

Dal giorno della richiesta di iscrizione, l’utente smetterà di ricevere comunicazioni di telemarketing entro 15 giorni. L’opposizione si applica a tutti gli operatori, compresi quelli che hanno call center con sede all’estero: inoltre, l’iscrizione annulla anche tutti i consensi all’utilizzo dei dati personali forniti dall’utente in passato. Le aziende del settore sono obbligate a consultare il Registro per eliminare dalla lista dei propri contatti i numeri di telefono che si sono iscritti a cadenza almeno mensile, e sempre prima dell’avvio di nuove campagne.

E se si continua a ricevere chiamate di telemarketing anche dopo i 15 giorni di tempo? In questo caso, l’utente si potrà rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali, inviandogli un modulo digitale che si può scaricare in fondo a questo articolo. Le società di telemarketing che non rispetteranno le regole rischiano sanzioni amministrative salate, fino a 20 milioni di euro, e per le imprese sono previste multe fino al 4 % del fatturato totale annuo.

Restano alcuni nodi da sciogliere, per esempio riguardante le procedure attuabili nei confronti di operatori di telemarketing che non agiscono nel completo rispetto delle regole o di quelli che operano totalmente dall’estero, ma l’iscrizione al Registro delle Opposizioni rimane un passo importante per la protezione dei dati personali dei cittadini.