Lo scorso 10 novembre 2023 è stato il giorno zero del nuovo crowdinvesting: finisce il regime nazionale che negli ultimi dieci anni ha portato migliaia di italiani ad investire in startup e PMI con l’equity ed il lending crowdfunding.
Il D-Day l’Italia si è presentata al mercato dei capitali con 8 portali (sugli 85 attivi).
Sei portali sono stati autorizzati per “collocamento senza impegno irrevocabile e ricezione e trasmissione degli ordini di clienti relativamente a valori mobiliari e strumenti ammessi a fini di crowdfunding emessi da titolari di progetti o società veicolo”, quello che nel regime nazionale erano le operazioni di equity crowdfunding (Concrete Investing, Doorway, Mamacrowd, Frigiolini & Partners Merchant – Fundera , Walliance e BuildBull).
Solo due portali (Ener2Crowd e YELDO CROWD) sono stati inoltre autorizzati anche “all’intermediazione nella concessione dei prestiti”, oltre alle operazioni su valori mobiliari e strumenti ammessi, cioè anche per quelle che nel regime nazionale erano le operazioni di lending crowdfunding.
Nei giorni successivi si sono aggiunti altri operatori, tra cui Backtowork24.
Il team di AVVOCATI.NET ha portato con successo Ener2Crowd, YELDO CROWD e Backtowork24 ad autorizzazione piena nei tempi previsti. Nelle parole del nostro Managing Partner: “siamo orgogliosi di aver finalmente sdoganato a livello autorizzativo il mercato del lending crowdfunding, i cui valori sono costantemente in crescita”.
I portali di equity crowdfunding rimangono accesi solo per gli adempimenti informativi successivi alle campagne e i portali di lending per le restituzioni dei prestiti programmate. Da oggi sarà possibile presentare nuove offerte al pubblico solo su portali autorizzati sulla base del Regolamento Europeo 2020/1503.
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